Stefania Vianello

Stefania Vianello. In conclusione della serata di presentazione del gruppo AMA per genitori con figli nello spettro autistico, 2 anni fa nella sala di #Op Rho.

In primo piano c’è Pia, tutti i genitori, io e la mia collega. Sullo sfondo le pareti. La ricchezza di emozioni scambiate nella serata, siamo parte di un unico gruppo. Il progetto è nato per rispondere al bisogno di alcuni genitori di creare uno spazio in cui incontrare altri genitori che stessero vivendo la stessa esperienza. Una parte del percorso si è svolto insieme e poi è proseguito in autonomia.

Momento difficile

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Se ripenso al gruppo AMA, mi viene da individuare come momento difficile, quei momenti in cui mi accorgevo che il gruppo aveva bisogno di ciò che non potevo dare io. Questo mi portava a dover metter da parte il mio orgoglio, uscire dalla retorica dell’esperta per diventare invece l’attivatrice di comunità, quindi non la psicologa che ha tutte le risposte, ma quella che può indirizzare i genitori verso i luoghi in cui poter trovare risposte o verso una modalità per costruirle insieme.

Stefania Vianello, giugno 2017. Conclusione di uno spettacolo teatrale con il CDD di Rho. Una danza condivisa con il pubblico. In primo piano ci sono le persone (compresa la mia mamma, ma è un caso!), gli attori e il pubblico. Sullo sfondo i cartelloni con una filastrocca creata per lo spettacolo, che parlava di paure e di come superarle insieme! Abbiamo fatto un lungo percorso come gruppo, anche se purtroppo interrotto a partire da febbraio per il Covid. Qualche telefonata ci ha permesso di tenere il filo! Oggi purtroppo manca qualche persona che nel frattempo non c’è più…

Luogo in cui mi piace stare

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Premetto che ci sono tanti di luoghi, ma se penso al primo che mi è venuto in mente è il parco di Villa Burba, perché ci sono degli alberi secolari, e questo mi fa sentire connessa a un territorio che c’era e che continuerà a esserci. È una dimensione non troppo piccola, per cui ci sono tante zone diverse, alcune con l’acqua e con le panchine un po’ più appartate. C’è anche un muro che protegge un po’ dal traffico, dai ritmi veloci, dalla quotidianità.

Stefania Vianello. Il “muro delle soddisfazioni”, gruppo AMA 2019. Ciascun mattoncino rappresenta la soddisfazione per qualche sorpresa nella crescita dei propri figli. Quella sera i presenti erano 5/6, ma i mattoncini molti di più! Mi ricorda la bellezza di condividere anche le soddisfazioni e non solo i problemi. Era una serata molto calda. In primo piano ci sono i mattoncini (quindi le soddisfazioni), in secondo piano le gambe di due mamme. In quel momento erano orgogliose di vedere i propri figli diventare più grandi e quindi più autonomi. Abbiamo condiviso storie di fatiche, dubbi e problemi. Ci siamo commosse, ma abbiamo anche sorriso serenamente.

Comunità lontana

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A questa domanda rispondo pensando non tanto all’esperienza con il gruppo AMA, perché non mi è capitato, ma ad altre esperienze sul territorio del Rhodense. Ho sentito la comunità lontana quando mi rendevo conto che i miei valori non corrispondevano, o corrispondevano solo in parte, a quelli del gruppo più allargato, con cui in quel momento stavo facendo un pezzetto di cammino.

Cosa nata

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Nel caso specifico del gruppo AMA, ciò che è nato è un gruppo di mutuo aiuto.

Stefania Vianello, 2014, “Gioca Insieme Nessuno escluso”, iniziativa del Coordinamento per la cultura inclusiva all’interno della festa di Prendiamoci Cura, nel parco Pomé.

In primo piano, festoni di carta prodotti con i bambini e sullo sfondo famiglie a passeggio… I tanti modi di essere comunità: cittadini che scelgono di attivarsi e danno il loro contributo, ma anche persone che si trovano lì un po’ per caso ma che animano la vita di un luogo con la semplice presenza! Prima c’era stato… Tanto dialogo e confronto per arrivare a costruire quella giornata, dopo ci sono state altre occasioni per parlare di comunità inclusive, ora… Il percorso del Coordinamento si è concluso da un po’, ciascuno di noi porta avanti nel proprio quotidiano le riflessioni e gli obiettivi messi a fuoco grazie a quell’esperienza!

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