Storie

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La mia storia di cittadino attivo è nata dopo l’avvicinamento a #OltreiPerimetri. Oggi provo interesse in progetti pensati per fare rete e creare legami tra le persone. È un’esperienza inclusiva finalizzata alla valorizzazione delle risorse del territorio. Devo dire che dopo circa due anni di collaborazione (seppur minima) sto comprendendo meglio il significato di Welfare di comunità. Incomincio anche a sentirmi parte di un progetto molto ampio attraverso l’associazione “Fare diversamente”. Mi piacerebbe proseguire in questo percorso.

Luogo

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Il luogo che ho scoperto da cittadina attiva è stato #OltreiPerimetri. Nel 2018 sono stata invitata a collaborare per la realizzazione del progetto “Solo per tutti”, si è aperto un mondo tanto sconosciuto quanto affascinante. “Solo per tutti” era uno dei progetti vincitori del bilancio partecipativo di “Rho, la mia”, del comune di Rho. Abbiamo lavorato insieme per poterlo realizzare, offrendo delle proposte che favorissero il benessere delle persone attraverso momenti di condivisione e sollievo. Tutti i lunedì pomeriggio ho incontrato delle persone – che reputo meravigliose – per pensare e strutturare le diverse proposte di “Solo per tutti”, creando un laboratorio di comunità. Attraverso i nostri numerosi incontri si è formato il gruppo di teatro inclusivo; si sono formati i gruppi “Ama” per il sostegno psicologico a genitori di ragazzi nello spettro autistico; il laboratorio di lettura “Leggi che ti passa”; i gruppi di “Musica per tutti”. L’ambito nel quale mi impegno maggiormente è lo sportello di orientamento al volontariato, inaugurato lo scorso 5 dicembre. Ho scelto di continuare a impegnarmi per coinvolgere nuovi volontari e orientarli tenendo conto delle loro propensioni e del bisogno delle diverse associazioni del Rhodense. L’incontro con #OltreiPerimetri ha segnato di fatto il mio impegno nella scoperta della cittadinanza attiva.

Comunità

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In #OltreiPerimetri, attraverso l’associazione “Fare diversamente” e il progetto “Solo per tutti”, ho sperimentato la dimensione comunitaria. Devo dire che i primi giorni mi sentivo inadeguata, perché le realtà del territorio mi erano sconosciute; il linguaggio utilizzato nella comunicazione non mi apparteneva, mi coglieva impreparata. È stata un’accoglienza attenta e inclusiva da parte delle persone che già facevano parte del gruppo e la fiducia nell’affidarmi piccoli incarichi, a farmi sentire veramente parte di un gruppo e inserita in questa nuova realtà che ritenevo affascinante. Non è comune che, entrando a far parte di una nuova realtà, ci si senta così utili fin da subito – a prescindere dalle proprie competenze che io sentivo di non avere, e dal contributo che sentivo di non poter dare. È uno stile di comunità che a me piace. Dove non devi far fatica per sentirti inserito, ma al contrario vieni da subito coinvolto dai partecipanti e ti senti veramente comunità.

Laboratori

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Nella comunità di #OltreiPerimetri con i suoi innumerevoli rivoli, io so di poter trovare dei luoghi aperti, persone attente ai bisogni degli altri, e luoghi in cui ci si interroga e si fanno delle verifiche. Sono luoghi non statici, ma che si modellano in relazione alle trasformazioni che avvengono nella società. I gruppi che vi fanno parte, sono formati da persone solidali, empatiche che sanno ascoltare e comunicare. Sono persone che entrano in relazione con tutti quelli che incontrano. Sono luoghi di idee e di opportunità per chiunque lo desideri e sia alla ricerca di benessere.

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